Blade Runner @ TFF33

Oggi parliamo di un film cult che non ha bisogno di presentazioni: BLADE RUNNER di Ridley Scott.

Al 33° Torino FIlm Festival sarà proiettato sia nella versione originale che in quella integrale “Director’s Cut“.

Piove sempre nella Los Angeles del 2019 e nelle strade si ammassano razze, lingue, cibi, uomini e replicanti. Ispirato a Il cacciatore di androidi di Dick, il film che ha cambiato la faccia della SF, una ragnatela noir nella quale umani e non umani si dibattono ugualmente disperati. Preveggente, malinconico e pessimista, una combinazione perfetta di elementi: il tema di Vangelis, gli effetti di Trumbull, lo scontro tra i titani sconfitti Harrison Ford e Rutger Hauer. Nelle due versioni: l’originale, con la struggente voce off, e il director’s cut, con finale più cupo.

Ma anche:

Los Angeles 2019. Alcuni replicanti sono scappati e si sono confusi negli spazi suburbani della metropoli, con l’intento di protrarre la loro vita oltre i quattro anni stabiliti dalla programmazione. Dato l’allarme, si convoca Rick Deckard che si mette alla ricerca degli automi. Il progettatore di questi esseri, Tyrell, fa conoscere a Deckard un replicantefemmina, Rachael, onde metterlo di fronte alla difficolt` del riconoscimento: la “donna” riesce anche a provare sentimenti. Intanto Deckard è riuscito ad eliminare un automa mentre i suoi compagni si sono fatti confessare da un vecchio fabbricante d’occhi il nome del realizzatore dei loro corpi; recatisi da questo, Roy, il capo del gruppo, scopre l’identit` di Tyrell, ma Deckard gli è alle calcagna: uno dopo l’altro ha ucciso i suoi compagni, non riuscendo tuttavia ad evitare la fine di Tyrell, raggiunto dal figlioautoma. Inizia una caccia senza tregua nei confronti di Deckard che, lasciato privo di ogni possibilit` di scampo sar` risparmiato daII'”umanit`” di Roy. Il finale vede la congiunzione tra il nostro eroe e la donnareplicante, probabilmente non più tale, in un paesaggio irreale.
Il film è stato unanimemente riconosciuto come “cIassico”: ora presentiamo l’edizione rimontata recentemente dallo stesso Scott, nella quale sono stati rimossi la voce narrante fuori campo di Deckard e il finale, mentre sono state aggiunte diverse inquadrature.

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  • Regia: Ridley Scott.

 

  • Sceneggiatura: Hampton Fancher, David W. Peobles, dalla novella Do Androids Dream of Electric Sheep? di Philip K. Dick.
  • Fotografia: Jordan Cronenweth.
  • Scenografia: Lawrence Paull.
  • Montaggio: Terry Rawlins.
  • Effetti speciali: Douglas Trumbull, Richard Yuricick, David Dreyer.
  • Musica: Vangelis.
  • Interpreti e personaggi: Harrison Ford (Rick Deckard), Rutger Hauer (Roy Batty), Sean Young (Rachael), Edward James Olmos (Gaff), M. Emmet Walsh (Bryant), Daryl Hannah (Pris), William Sanderson (Sebastian), Brian James (Lean), Joe Turkel (Tyrell), Joanna Cassidy (Zhora), James Hong (Chew).
  • Direttore di produzione: Michael Deeley, Ivor Powsell.
  • Produzione: Ladd Company, Sir Rum Rum Shaw.
  • Distribuzione: Warner Bros. Italia.

Ed il regista?

Ridley Scott è nato a South Shields (Gran Bretagna) nel 1939, Dopo gli studi di arte e cinema lavora per la televisione prima come scenografo e poi come regista. In seguito approda alla pubblicità divenendo ben presto uno dei più quotati registi di spot. Il suo debutto nel lungometraggio a soggetto avviene nel 1977 con I duellanti. La riuscita del film spalanca a Scott le porte di Hollywood. Il regista con Alien raggiunge la fama.

Filmografia:

  • The Duellists (I duellanti, 1977)
  • Alien (1979)
  • Blade Runner (1982)
  • Legend (1985)
  • Someone To Watch Over Me (Chi protegge il testimone, 1987)
  • Black Rain (Black Rain. Pioggia sporca, 1989)
  • Thelma & Louise (1991)
  • 1492. The Conquest of Heaven (1492. La conquista del Paradiso, 1992).

Buona Visione 🙂

Davide Franchini