Marc Levy: “Lei e Lui” a Pordenonelegge 2016



16 settembre 2016

Marc Levy, lo scrittore francese più venduto al mondo con 20 milioni di copie, ha presentato oggi pomeriggio a Pordenonelegge il suo romanzo “Lei&lui”, l’appassionante storia di due giovani che, per gioco di amici, si trovano a loro insaputa iscritti ad un sito di incontri on-line. Finiranno per trovarsi davvero, Paul e Mia.

Perché “ci sono dei momenti in cui per forza ci si deve incontrare”. E il loro è un incontro simile a quello in cui milioni di uomini e donne, giovani e meno giovani, oggi possono imbattersi, casualmente o intenzionalmente, restituendo infine realtà, il web galeotto. Il web che, ricorda, “è solo uno strumento, un approccio, aiuta a superare la timidezza”. “In Italia non dovrei dirlo, voi che siete per noi così sensuali e retorici, ma sono sempre stato un pessimo seduttore. Io con le ragazze non riuscivo a parlare, mi vergognavo, impiegavo mesi a decidermi, nel frattempo sposavano un altro”, confida in fondo senza troppo rammarico. Il sentimento di pudore non lo so se sia fondamentale in una civiltà, so che io sono estremamente pudico, è un senso di rispetto dell’altro, quando inizio una nuova relazione fatico a farmi vedere anche sotto la doccia. Il pudore è un freno nel quotidiano, ma anche eleganza. La scrittura per me è stato il sorpasso al pudore, scrivere qualcosa che non sarei stato capace di fare.

Pordenonelegge 2016 - www.davidefranchini - Photo by Davide Franchini MULTIMEDIA
Pordenonelegge 2016 – www.davidefranchini – Photo by Davide Franchini MULTIMEDIA



 

In una società, reale e ancor più virtuale dove c’è l’ossessione del mostrare, del voyeurismo di massa, Levy è uno scrittore discreto, si ferma sempre un attimo prima, le scene di eros appena accennate. “In 17 romanzi non ho mai dato una descrizione fisica. Ritengo che la grande libertà che un libro può dare è l’immaginazione. La scrittura è un fantastico territorio di libertà dove tutto è possibile”.

Levy crede nell’autenticità, i suoi romanzi hanno un’inguaribile predisposizione ottimista. “L’altro è un libro che leggi ogni giorno, fino alla fine dei tuoi giorni”. L’amore trionfa su tutto. Anche se nessuno dei suoi protagonisti è veramente ciò che appare. “Per me è un romanzo che equivale ad una commedia italiana, dietro si celano cose molte serie, temi che ho molto a cuore, come quello dell’identità o della scrittura, di cui si parla poco”.

Ma qual è il segreto di un best seller?

Probabilmente è la domanda che tutti gli editori si pongono da sempre. Non lo sa, Levy, qual è la ricetta, la vera molla di un successo internazionale. Ciò che afferma tra una pausa e l’altra, questo sì, è che i suoi libri sono frutto di tanto lavoro, un lavoro con umiltà. Aggiunge: “è importante stare sempre attenti a non guardare a se stessi troppo seriamente”. La leggerezza della sua commedia parte da questi presupposti. Ma forse, ammette, un riscontro del pubblico così caloroso, non può che essere un miracolo.

SP