Il ritorno delle tribù: Maurizio Molinari



La sfida dei nuovi clan all’ordine mondiale

L’Europa è in crisi, lo abbiamo sentito dire ovunque, è risaputo. L’analisi di Maurizio Molinari, direttore de “La stampa” non smentisce, offre piuttosto al pubblico di Pordenonelegge la propria interpretazione. Si parla di nostalgia e paura. Nostalgia del tempo andato, come se guardassimo da uno specchietto retrovisore, pensando al meglio che potessimo vivere ormai passato. Paura dell’evolversi del mondo, in un presente dove la sovranità nazionale sta subendo un progressivo indebolimento. I singoli e le famiglie non si sentono rappresentati dai loro governanti, i partiti tradizionali stanno perdendo consensi. Il malcontento è diffuso.



Le tre grandi tematiche che oggi affiggono i popoli europei come quello americano sono terrorismo, emigrazione e diseguaglianze, le tre grandi sfide del nostro tempo che segnano e distinguono l’inizio del nuovo secolo”.

Il terrorismo jhiadista sta cambiando le connotazioni alle quali eravamo abituati, completamento diverso dagli schemi di quello che ci ha colpiti alla fine del secolo scorso. Vengono dal deserto, dove vincono i più forti, i più sanguinari. Uccidono noi per conquistare le loro città”.

L’immigrazione è una fonte di ricchezza per gli Stati, ad un certo punto decidono di aprire le frontiere. E’ un processo che si può governare e gestire, ma non arrestare. Dalla genesi dell’umanità la gente si sposta per inseguire i propri sogni. Ma adesso si tratta di un fenomeno di massa, che richiede grandi sacrifici sia agli immigrati che a chi li ospita”.

Le diseguaglianze economiche sono il terzo e non meno importante problema attuale. I ceti medi, i più rappresentativi nei contesti sociali, sono i più colpiti. Si sono visti spostare la propria ricchezza verso Paesi in via di sviluppo. Messico, Brasile, Malesia, per esempio. I robot si stanno sostituendo all’uomo. Il ceto medio si sente impoverito e dimenticato e spesso sono persone che hanno reddito, stipendio e beni di proprietà. E’ questo il motivo principale per cui ha vinto Trump battendo una Hilary Clindon incapace di intercettare questo grande disagio popolare”.



Ed infine, un pensiero all’Islam. Se terrorismo e immigrazione non si sovrappongono, si accostano. “Gli jhiadisti sono estremità, quei popoli hanno sete di diritti, benessere, libertà. Sono realtà dove le donne spesso lavorano più degli uomini, sono avvocati, giudici, mandano avanti famiglie e strutture commerciali. Eppure, subiscono vessazioni e soffrono maggiormente della carenza di diritti. E’ una cultura figlia di abitudini, usi e costumi tribali, vengono dalle tribù del deserto”. Sono società imprigionate in una fase pre-moderna dove la necessità più impellente è l’emancipazione della donna per rendere quel mondo, e di riflesso il nostro, migliore.

SP