DACIA MARAINI apre Pordenonelegge 2016



Si è aperta oggi la 17.esima edizione di Pordenonelegge, il fortunato evento culturale pordenonese “Festival del libro con gli autori”.

L’ospite d’onore dell’inaugurazione, Dacia Maraini, ha intessuto un dialogo con l’intervistatore Gian Mario Villalta, snodatosi tra i più attuali temi socio-politici.

Supportati dalla preziosa partecipazione dell’attrice Piera Degli Esposti, che ha  interpretato con eloquente coinvolgimento  i più intensi passaggi dei romanzi della Maraini, in particolare “Bagheria”, si sono alternati i ricordi dell’intensa vita della scrittrice con pensieri “senza riflesso pop“, come descrive Villalta le sue opere.

Ogni sera mi stupisco di essere viva“, è l’esordio, “la memoria può essere dolorosa e a volte si vuole sfuggire“, aggiunge, iniziando a ripercorrere gli anni della sua infanzia in campo di concentramento, la difficile presa di consapevolezza che il passato debba allacciarsi con il futuro, imparando a sue spese a prendere la giusta distanza con un’esperienza così traumatica. Ha continuato parlando della nonna emancipata e avventurosa che viaggiava per l’Oriente da sola, ricordando i genitori, entrambi bellissimi, il padre che sotto il ciliegie le insegnava la matematica cantando, parlandole delle stelle e di Platone, la mamma che cuciva con le lenzuola le camicie per i soldati, che in cambio le lasciavano una patata o un uovo e lei a cena li divideva per tutta la famiglia.



Pordenonelegge 2016 - Davide Franchini MULTIMEDIA
Pordenonelegge 2016 – Davide Franchini MULTIMEDIA

E poi lei, quella bambina dai capelli dorati,  a 18 anni è arrivata a Roma dove ha conosciuto il mondo intellettuale, tra cui Moravia. Tra la citazione dei viaggi in Africa con Pasolini e della pubblicazione del suo primo romanzo scritto a 17 anni, è arrivata al tema del femminicidio, conseguenza della malsana “cultura del possesso” per poi parlare di l’eutanasia. “Chi conosce fino in fondo i misteri del corpo offeso?” è la domanda che Piera degli Esposti sospende tra il pubblico, leggendo un passo della Maraini, che ha sottolineato come il teatro e la letteratura influiscano sulle coscienze collettive, portino a cambiare le opinioni. “L’idea viene dalla pluralità delle idee” e anche in un’Italia che legge molto poco è importante ricordare che i libri sono esercizio dell’immaginazione.

Pordenonelegge 2016 - Davide Franchini MULTIMEDIA
Pordenonelegge 2016 – Davide Franchini MULTIMEDIA

“Chi legge un libro lo riscrive”, potrebbe aver lanciato inconsapevolemente un nuovo slogan! “Il libro non è come un’immagine, devi decifrare le parole, il libro richiede partecipazione”.

 

SP