RItorno al futuro 2015



Il grande giorno è arrivato, l’ora è giunta!

Erano le 16 e 29 minuti di mercoledì 21 ottobre 2015 quando Doc e Marty (rispettivamente Christopher Lloyd e Michael J. Fox) arrivano nel futuro con la loro mitica DeLorean.

Siamo nel film “Ritorno al Futuro Pt.2” del 1989 dello sceneggiatore Bob Gale, del regista Bob Zemeckis e dalla produzione di un certo Steven Spielberg.

Non siamo di fronte solo ad una data indicativa ricorrente in un film dei tardi anni ’80 e non voglio neanche pubblicizzare (se non solo citare) che in questa giornata i cinofili più accaniti saranno nei cinema convenzionati a gustarsi l’intera trilogia, quello che voglio fare è semplicemente una riflessione:

Cosa si è avverato veramente dell’immaginario di quegli anni? Cosa invece assolutamente non è stato azzeccato?

Nel film possiamo vedere previsioni metereologiche indovinate al secondo, skateboard e macchine volanti, giornali e riviste cartacee nei negozi d’antiquariato ma anche smog, grigio e gente caotica, “lo squalo 19” diretto dal figlio di Spielberg, Max, televisori giganti con comandi a distanza, vocali, touch…

Internet non esisteva o almeno non è presente in questo film ma per il resto se dobbiamo entrare nell’immaginario che pensando al futuro per un film si tenda ad esagerare allora i produttori hanno anche esagerato troppo poco.

Si, perché infatti non mi fermerei sui dettagli delle macchine e dell’evoluzione delle cose ma andrei direttamente sul rapporto delle persone e di come sarebbero dovute cambiare: in generis rimane sempre il divario della diversità ma l’apparenza già in quel film è più marcata e quindi il riflesso di una società estremamente distorta.

Per il resto, per i particolari divertenti e curiosi voglio lasciare a voi, a chi lo vorrà, il gusto di “giocare” a trovare le differenze.

Non c’è dubbio che la trilogia di “Back to the future” è geniale.

Intanto voci dicono che Obama abbia proclamato questa data come “Giornata mondiale del cinema“….mah, soliti americani?!

back to the future pt.2 october 2015

Davide Franchini